Le politiche di sviluppo

La lunga fase di ricostruzione nell’area del cratere, tuttora in corso, dopo i danni del terremoto, è stata affiancata, a partire dal 2014, da ulteriori azioni devote a ristabilire le condizioni di sviluppo sociale ed economico nell’area. Con la Delibera Cipe n. 135/2012, veniva approvato il Programma a sostegno delle attività produttive e della ricerca, poggiato su due assi prioritari di intervento, e con una dotazione di 100 milioni di euro.

Il Programma ha consentito di implementare sul territorio un insieme articolato di progetti di investimento produttivo, attraverso l’attuazione di almeno tre Contratti di Sviluppo con grandi gruppi industriali (Dompè,Sanofi Aventis ed Accord Phoenix), e di ricerca industriale e sviluppo sperimentale (Asse I – Sostegno alla competitività del sistema industriale); ugualmente, sono in corso interventi per la creazione di nuove imprese innovative, per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, delle produzioni agroalimentari, di attrazione turistica (specie partendo dal sistema turistico del Gran Sasso), la realizzazione di una rete ottica metropolitana a banda larga nonchè attività di ricerca nell’ambito delle reti ottiche, dell’edilizia e del restauro, delle tecniche di recupero edilizio (Asse II – Sostegno alle attività imprenditoriali per il supporto delle azioni di trasferimento tecnologico, la valorizzazione delle produzioni di eccellenza del territorio e la promozione delle potenzialità del sistema turistico locale).

Fanno parte della strategia complessiva di sviluppo del cratere anche l’istituzione della scuola di dottorato internazionale del Gran Sasso Science Institute, le agevolazioni fiscali e i contributi per le imprese di minore dimensioni con l’istituzione della Zona Franca e di un Fondo di Garanzia.

La Delibera Cipe n. 49/2016 ha inteso completare la strategia di intervento per lo sviluppo del cratere, adottando un nuovo programma di azioni, denominato Restart, articolato in sei priorità tematiche, che rafforza e integra il Programma ex Delibera Cipe n. 135/2012. Il Programma Restart, elaborato partendo dal confronto tra le forze istituzionali, sociali ed economiche del cratere, prevede una dotazione di 219,7 milioni di euro.

Gli interventi di Restart, come detto, si inseriscono all’interno di sei priorità tematiche: sistema imprenditoriale e produttivo, turismo e ambiente, cultura, alta formazione, ricerca e innovazione tecnologica, agenda digitale. Puntano, in linea generale, a ripristinare condizioni di attrattività e innovazione dell’ambiente produttivo e sociale del cratere, attraverso incentivi per il rientro progressivo delle attività economiche e artigiane nel centro storico di L’Aquila (nel quale prima del sisma erano presenti oltre 1.200 attività tra piccole imprese, lavoratori autonomi, associazioni ecc.) e negli altri centri storici dei comuni del cratere.

Alcune delle azioni del nuovo programma vanno a rafforzare interventi già in corso di attuazione nel cratere, come i “Contratti di sviluppo” per il finanziamento di progetti di investimento produttivo nel sistema industriale, ma anche interventi che hanno come target piccole e medie imprese locali (attraverso il rifinanziamento degli incentivi della Legge 181/89).

Vi sono poi alcuni interventi che intendono valorizzare la vocazione del territorio, fortemente legata al suo patrimonio naturale, storico-culturale e agroalimentare, incentivando da una parte nuovi investimenti delle imprese locali nel miglioramento dell’offerta turistica, dall’altro supportando la creazione e la sedimentazione di competenze in campo artistico-culturale e linguistico attraverso il sostegno agli istituti culturali (che vantano una consistente e qualificata presenza nella città di L’Aquila) e ad un selezionato numero di istituti scolastici.

La presenza nel cratere di importanti realtà della ricerca e industriali ha fornito il terreno su cui sono stati concepiti gli interventi di sostegno alla ricerca e allo sviluppo tecnologico e per la contaminazione con il tessuto produttivo locale. Nell’ambito di questa linea strategica di intervento trovano realizzazione il progetto “Dark Side – 20K” e la “rete ottica”. Il primo, condotto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nell’ambito di una collaborazione scientifica internazionale (che comprende istituti di ricerca americani, brasiliani, cinesi, francesi, polacchi, russi e spagnoli), punta a sviluppare conoscenze e tecnologie nella ricerca della materia oscura, assumendo un ruolo catalizzatore di livello mondiale. La rilevanza del progetto è anche nella sua potenzialità di produrre benefici per il territorio, dato che, oltre allo sviluppo dell’indotto nella ricerca, attraverso nuovi investimenti generati dai ritorni nei settori di applicazione (fotosensoristica e materiali ultra puri), potrà stimolare la nascita di nuove piccole e medie imprese collegate.
Il secondo progetto, realizzato con la collaborazione dell’Università dell’Aquila, prevede la realizzazione di un cavidotto (ricorrendo ove possibile al riuso di infrastrutture esistenti) che permetta il pieno dispiegamento delle reti ottiche per la rete metropolitana della PA e la fornitura di connettività a banda ultra larga alle scuole presenti nel Comune di L’Aquila, per il tramite di collegamenti in ponte radio tra i plessi scolastici e i punti di presenza della rete ottica metropolitana in fase di realizzazione.

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