Commissione Ambiente Camera dei Deputati, Fiorentino: “Apprezzamento per proposta di legge governativa su ricostruzione post calamità”

30 aprile 2024

Martedi 23 aprile alla Camera dei deputati è intervenuto il Consigliere Mario Fiorentino, Coordinatore della Struttura di missione per il coordinamento dei processi di ricostruzione e di sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, in audizione presso la Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici sui progetti di legge per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale e la ricostruzione post-calamità (C. 589 Trancassini, C. 647 Braga e C. 1632 Governo).

Durante il suo intervento Fiorentino ha espresso apprezzamento per la proposta di legge governativa che mira a stabilire un modello unico nazionale per le ricostruzioni post-calamità e a semplificare le procedure di ricostruzione. Ha sottolineato l'importanza della predeterminazione della governance e delle regole di cornice, che facilitano l’accelerazione dell’avviamento della fase di ricostruzione, grazie alla chiara definizione di ruoli e responsabilità, assicurando così l'immediata operatività dei soggetti istituzionali.

Fiorentino ha evidenziato l'importanza del dialogo costante con il territorio per una ricostruzione efficace, che rispecchi le esigenze reali delle comunità colpite. Ha citato come esempio la possibilità di dare priorità alla ricostruzione di spazi aggregativi come circoli o chiese, una scelta che può essere adeguatamente valutata solo mantenendo stretti legami con il territorio.

Un altro aspetto cruciale del progetto di legge, come ha sottolineato il Coordinatore, è il ruolo del Dipartimento Casa Italia (DCI)- PCM, designato come unità organizzativa preposta alla gestione dell'intero processo di ricostruzione post-calamità. Questo approccio mira a garantire un indirizzo unitario e coordinato delle attività di ricostruzione, evitando le disarmonie osservate in passato tra le diverse procedure e territori colpiti da eventi sismici differenti.

Inoltre il Coordinatore ha accennato, in quanto soggetto attuatore, che proprio per valorizzare e fare tesoro delle conoscenze ed esperienze, tra le misure messe in campo nell’ambito dell’attuazione del Piano complementare al PNRR dedicate ai territori colpiti dal sisma del 2009-2016, è prevista la creazione, proprio nella Città di L’Aquila, di un polo della Scuola nazionale per l’amministrazione, finalizzato alla promozione di interventi formativi sulla prevenzione e gestione delle emergenze e sulla successiva fase di ricostruzione, proprio tenendo conto del know how sviluppato a seguito del sisma 2009.

“Quindi non solo abbiamo le professionalità già formate sul campo, ma la Struttura di missione per il sisma 2009 si è mossa nell’ottica di tesaurizzare le competenze già acquisite per porle al servizio delle nuove generazioni di professionisti, creando un polo formativo di eccellenza del quale il DCI potrà beneficiare e, con ogni probabilità, attingere” così Fiorentino durante l’audizione.

Il Consigliere ha poi enfatizzato l'importanza di integrare specifici programmi di sviluppo territoriale, mirati a valorizzare le risorse locali, con effetti positivi sull'occupazione e sull'offerta di beni e servizi. La normativa relativa alla ricostruzione post sisma 2009 ha infatti, fino ad oggi, incoraggiato i Comuni a sviluppare piani, non solo per la ricostruzione fisica in senso stretto, ma che anche per promuovere la ripresa socioeconomica e la riqualificazione urbana.

Un esempio significativo è il Programma Restart, attuato in Abruzzo, che ha coordinato una serie di interventi per valorizzare il territorio, con l'obiettivo di prevenire lo spopolamento e stimolare la

crescita economica. Questo programma ha definito priorità in settori chiave come imprenditorialità, turismo, cultura, e innovazione, finanziato inizialmente con 317 milioni di euro, e successivamente esteso con ulteriori fondi.

La Struttura di missione sta pianificando un'ulteriore fase del Programma denominata “Restart 2”, quantificato in 110 mln di euro. La ferma volontà della Struttura è che questo nuovo piano, in considerazione delle mutate esigenze socioeconomiche che caratterizzano il cratere aquiliano, anche in ragione della recente investitura della città dell’Aquila a Capitale della cultura 2026, miri ad offrire soluzioni efficaci alle attuali criticità del territorio.

Concludendo, Fiorentino ha espresso apprezzamento per diverse disposizioni del progetto di legge, come la definizione temporale della fase di ricostruzione e il ruolo del Commissario straordinario per la ricostruzione. Ha anche invocato una riflessione sulla necessità di un equilibrio tra i poteri e le attività degli enti coinvolti, sottolineando l'importanza di sviluppare strategie adeguate a supporto dei territori colpiti da calamità.

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