Fondo complementare aree sisma 2009-2016

Il “Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza” approvato ai sensi dell’art.1 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n.101, ha destinato 1.780 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 per il programma di Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016, in aggiunta agli interventi della ricostruzione post-sisma, per sostenere e favorire il rilancio del territorio del centro Italia coinvolgendo il tessuto produttivo e le attività economiche e sociali. 

Con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 15 luglio 2021 la Struttura di missione ha assunto il ruolo di soggetto attuatore del programma insieme all’ufficio del Commissario sisma 2016.

L’art. 14 bis del decreto-legge n. 77 del 2021, al fine di garantire l’attuazione coordinata e unitaria degli interventi, ha previsto l’integrazione della Cabina di coordinamento composta dal Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, che la presiede, dal responsabile della Struttura Sisma Abruzzo 2009, dal Capo Dipartimento Casa Italia, dai presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e dai rappresentanti dei sindaci delle quattro regioni. I provvedimenti vengono adottati attraverso le Ordinanze del Commissario Sisma 2016 previa intesa con la Struttura Sisma Abruzzo 2009 e i Presidenti delle Regioni. 

Inoltre, la Struttura è componente dei Comitati di indirizzo, istituiti con determinazione della Cabina di coordinamento integrata, e dei Comitati di valutazione, istituiti con decreto commissariale; presta l’assenso al trasferimento delle risorse ai soggetti responsabili, e adotta le determinazioni necessarie a ripartire le risorse destinate ai soggetti beneficiari delle misure.

Il programma si articola in due macro misure: 

  • A - Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi, con una dotazione di 1 miliardo e 80 milioni di euro, destinata a opere pubbliche complementari alla ricostruzione, alla digitalizzazione, all’efficientamento energetico, alla mobilità e alla rigenerazione urbana. 
  • B - Rilancio economico e sociale, con una dotazione di 700 milioni di euro, destinata al sistema delle imprese e agli investimenti economici e sociali, con lo scopo di favorire la nascita di nuove imprese, il consolidamento di quelle esistenti, la ripresa delle attività che operavano al momento del sisma, l’innovazione, lo sviluppo e la crescita occupazionale. Il pacchetto punta a sostenere investimenti produttivi e innovativi, ma anche progetti per l’inclusione sociale, il turismo, la cultura, lo sport e l’economia circolare.

Le risorse assegnate con il d.l. 59/2021 sono state ripartite tra i due crateri sulla base delle indicazioni assunte della Cabina di coordinamento integrata e in considerazione degli equilibri territoriali e del danno sismico. Pertanto, la ripartizione percentuale delle risorse finanziarie prevede che il 33% di queste sia destinato ai comuni rientranti nei territori del cratere sismico 2009, e il 67% ai comuni rientranti nei territori del cratere 2016.

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