Nuovi percorsi post-calamità, Fiorentino: “Esperienza Sisma 2009 utile per delineare future linee di intervento del modello unico di ricostruzione”

18 maggio 2024

Lo scorso 15 maggio, si è tenuto a Roma, presso il Dipartimento per la Protezione Civile, il convegno “Calamità: nuovi percorsi per la ricostruzione” promosso su iniziativa del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Sen. Nello Musumeci, e organizzato dal Dipartimento Casa Italia e dal Dipartimento per la Protezione Civile. L’iniziativa ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti delle principali realtà nazionali e internazionali impegnate nella ricostruzione dei territori del nostro Paese colpiti da eventi di carattere emergenziale.

Per la Struttura di Missione Sisma 2009 è intervenuto il Coordinatore, Cons. Mario Fiorentino.

 Il Cons. Fiorentino ha, quindi, illustrato le caratteristiche dell’esperienza di ricostruzione conseguente al sisma che il 6 aprile del 2009 che ha devastato una vasta parte del territorio nazionale, colpendo la città de L’Aquila e 56 comuni abruzzesi, oltre ad altri comuni situati fuori “cratere”.

“Ritengo sia di importanza fondamentale, nell’ambito di questo evento, dedicato ai nuovi percorsi per la ricostruzione, tracciare le future linee di intervento per una ricostruzione più efficace e tempestiva, che possa, anche sulla base dell’esperienza pregressa, superare la serie burocratica di passaggi e procedure, che incide negativamente sulla speditezza dei processi. Il disegno di legge presentato dal Governo, attualmente in discussione in Parlamento, si muove, infatti, verso la semplificazione della Governance, stabilendo tempi certi per la definizione dei processi di ricostruzione”  ha dichiarato il Coordinatore Fiorentino, mettendo in evidenza  gli strumenti e le buone prassi della ricostruzione privata, l’avanzamento e le attuali criticità della ricostruzione pubblica, il tema della ripresa e del rilancio socio-economico dei territori.

A quest’ultimo riguardo, Il Coordinatore ha esposto le due principali azioni di intervento della Struttura di Missione rappresentate dal Piano Nazionale Complementare al PNRR e dal Programma di sviluppo denominato RESTART.

“Il modello ricostruzione sperimentato fino ad oggi dalla Struttura, che mi onoro di rappresentare,  ha dimostrato nei fatti - grazie anche al contributo sinergico del Comune dell’Aquila, della Regione Abruzzo, degli Uffici Speciali per la Ricostruzione, USRC e USRA e dei sindaci del cratere  - che la rigenerazione dei luoghi può, ed anzi deve, avanzare in parallelo con lo sviluppo socioeconomico e culturale del territorio, seguendo il percorso già tracciato dalle linee programmatiche del Ministro Musumeci”, così ha sottolineato Fiorentino, che ha, poi, concluso: “Nel ricostruire un'area disastrata, occorre creare un perimetro fondamentale di triplice natura: normativo, temporale e finanziario, tre aspetti, questi, che irreggimentano le procedure e che devono essere tenuti presenti in situazioni così complesse, al fine di poter fornire soluzioni concrete tese a favorire una rapida esecuzione delle opere e il ritorno alla “normalità” delle attività produttive e socioeconomiche della comunità, soprattutto dopo una calamità così devastante come quella del sisma 2009.” Continua Fiorentino: “L’abbandono del suolo e dei nostri splendidi borghi è un tema prioritario. E’ pur vero che non sempre si può ricostruire là dove si è verificato un dramma, tuttavia la ricchezza dei nostri territori è rappresentata dalla biodiversità e questa va preservata, anche in relazione all’aspetto culturale. L’Italia, sotto questo profilo, è un vero “unicum” nel mondo da tutelare. In questo senso, credo che esista e vada garantito – oltre al diritto alla vita - anche il diritto all’identità culturale.”

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