La ricostruzione post-sisma 2009 diventa modello di sviluppo sostenibile e governance multilivello al Forum PA 2025
Si è svolto oggi, nell’ambito dell’edizione 2025 del Forum PA, il convegno promosso dalla Struttura di Missione Sisma 2009 della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Ricostruzione e sviluppo dei territori: il modello del cratere aquilano”. Un confronto istituzionale e tecnico che ha offerto una riflessione strategica sul valore delle politiche e della governance multilivello nella gestione della ricostruzione e nella promozione dello sviluppo socioeconomico dei territori colpiti dal sisma del 2009. L’evento, articolato in due sessioni tematiche, ha visto una significativa partecipazione di rappresentanti istituzionali della Presidenza del Consiglio, delle Amministrazioni centrali dello Stato, della SNA, della Corte dei Conti, di Società partecipate, di tecnici di alto profilo e della maggioranza dei 56 sindaci del cratere.
A inaugurare e chiudere i lavori è stato il Consigliere Mario Fiorentino, Coordinatore della Struttura di Missione Sisma 2009, che nel suo intervento ha evidenziato come la ricostruzione dell’Aquila rappresenti un’esperienza unica e paradigmatica nel panorama italiano, definendola “modello 0” per la capacità di costruire – a partire da un’emergenza senza precedenti – un sistema integrato di governance in grado di produrre risultati tangibili.
“Parlare oggi de L’Aquila e dell’area del cratere” ha dichiarato Fiorentino “significa riflettere su un’esperienza complessa e profonda, che ha interrogato le nostre istituzioni, messo alla prova la coesione sociale, ma ha offerto l’occasione di sperimentare nuovi modelli di intervento pubblico. Il modello aquilano si estrinseca attraverso una significativa accelerazione degli interventi di ricostruzione e rilancio, frutto di un’idea rinnovata di governance, di sviluppo, di cittadinanza, di futuro. Un modello replicabile anche in altri contesti. Il nostro obiettivo è costruire un ecosistema capace di generare sviluppo, innovazione, attrattività culturale e inclusione. Ricostruire, oggi, significa più che mai offrire motivi per tornare, restare, investire”.
Alla prima sessione, dedicata al ruolo delle istituzioni, sono intervenuti il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, con i saluti istituzionali del Sottosegretario all’Economia e delle Finanze, On. Lucia Albano e del Sottosegretario all’Istruzione e al Merito On. Paola Frassinetti, moderati da Daniele Perchiazzi, dirigente amministrativo della Struttura di Missione. È emersa una forte convergenza sull’importanza della collaborazione tra i diversi livelli di governo per garantire risposte efficaci e durature.
“L’esperienza maturata in Abruzzo ha rappresentato una sperimentazione virtuosa, diventata oggi riferimento normativo per tutto il Paese. Nel nuovo Codice della Ricostruzione sono state recepite e trasformate in norma alcune buone pratiche nate in Abruzzo, che hanno dato risultati concreti e ora vengono considerate modello replicabile in altri contesti emergenziali. Attraverso il programma Restart risorse sono state destinate non alla ricostruzione materiale ma a quella economica, sociale e culturale. Solo così si può dare un’anima e un futuro ai territori colpiti” ha affermato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
“L’Aquila e i comuni del cratere sismico hanno affrontato uno dei più complessi processi di ricostruzione della storia recente del nostro Paese. Oggi, a sedici anni dal sisma, siamo in grado di mettere a disposizione il nostro patrimonio di competenze, strumenti e soluzioni amministrative. Si tratta di un modello replicabile in qualsiasi contesto colpito da vulnerabilità ed emergenze. Abbiamo affrontato sfide importanti, ricostruendo uno dei centri storici più ampi e vincolati d’Italia, e al tempo stesso abbiamo investito in cultura, formazione e turismo come leve strategiche per lo sviluppo. È tempo di superare una visione centrata esclusivamente sulle grandi aree metropolitane. Le politiche di coesione devono riconoscere e valorizzare il ruolo dei piccoli borghi e delle città di medie dimensioni, spesso escluse dalle strategie nazionali ed europee del passato” così il sindaco dell’Aquila e presidente di Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi.
La seconda sessione, “Dall’emergenza allo sviluppo: il paradigma e la replicabilità del modello aquilano”, ha approfondito il ruolo della ricostruzione come leva di innovazione e rigenerazione territoriale, a partire dalle esperienze concrete instaurate nel cratere aquilano. Hanno preso parte al confronto Salvatore Provenzano, titolare dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione dell’Aquila, Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere, Alfredo Maria Becchetti, Presidente di Infratel Italia, e Matilde Fiocco, responsabile Ufficio Studi del CRESA. Gli interventi hanno evidenziato le best practice e le strategie messe in campo per favorire la ripresa economica e sociale dei territori colpiti dal sisma, con particolare attenzione al contributo strategico degli Uffici Speciali, all’impatto delle azioni di digitalizzazione promosse da Infratel nell’ambito del PNC e all’importanza della conoscenza e dell’interlocuzione territoriale per la definizione delle politiche pubbliche.
Tra i principali risultati emersi grazie alla nuova governance multilivello: oltre 2,7 miliardi di euro trasferiti al territorio dal 2020, di cui circa 1,8 miliardi negli ultimi due anni, l’approvazione della seconda fase del programma di sviluppo Restart (solo la prima fase ha mobilitato 317 milioni di euro), con ulteriori 110 milioni destinati a progetti di rilancio socio-economico del territorio, e l’attuazione delle misure del Piano Nazionale Complementare al PNRR, per un valore condiviso con la Struttura sisma 2016 di 1,7 miliardi di euro.